CONTATTI - GIORNALI E RIVISTE PIU NOTI

unicat

Posted on 11/4/2009, 22:36 by: unicat

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Qusta è l'e-mail che ho mandato ai vari giornali, spero almeno un pochettino di averli toccati, anche se non nutro grandi speranze!

Ma quand’è che sono finita in “1984” di Orwell senza accorgermene?
In seguito alla finale di Amici leggendo i vari articoli su giornali e riviste cercavo disperatamente notizie positive su Valerio Scanu o qualcosa che gli rendesse giustizia dopo i suoi 6 mesi da protagonista indiscusso e artista più amato dal pubblico all’interno del programma e invece niente… e mi chiedevo (e mi chiedo tutt’ora ) dove lui fosse finito, come fosse possibile emarginare un talento di quel calibro e lasciarlo cadere nel dimenticato salvo ricordarsene per scrivere quanto fosse antipatico e presuntuoso… leggevo invece quanto fosse amata Alessandra! Quanto tutti la volessero vincitrice! Quanto lei fosse stata l’unico vero talento del programma! Quanto il percorso di Alessandra fosse stato esemplare! A me, che ho seguito attentamente la trasmissione, tutto ciò era sfuggito, ma me ne feci una ragione e andai oltre; decisi infatti saggiamente di passare all’ennesima lettura del mio libro preferito, ossia “1984” di George Orwell, quando all’improvviso mi resi conto cosa mi avesse inconsciamente spinto a rileggerlo e quanto mi sentissi stranamente partecipe del libro: mi sentivo una piccola “Winston Smith”! Cito:
“Il passato, non era stato solo modificato, era stato distrutto completamente. E difatti, com’era possibile fissare perfino i fatti più evidenti quando ne esisteva traccia solo nella propria memoria? “
“Quel che era vero adesso, lo era da sempre e per sempre. Era semplicissimo, bastava conseguire una serie infinita di vittorie sulla propria memoria. Lo chiamavano ‘il controllo della realtà’. “
“Non si permetteva che restasse traccia di notizie o opinioni in contrasto con le esigenze del momento.”
“Da qualche parte stavano i cervelli pensanti, rigorosamente anonimi, che coordinavano il tutto e fissavano le linee politiche che imponevano di preservare, falsificare o distruggere un determinato frammento del passato”

Prima di leggere i vostri articoli, ricordavo un Valerio Scanu sempre primo in classifica, un Valerio Scanu sempre amato dal pubblico, un Valerio Scanu elogiato per le sue doti vocali meravigliose quanto rare ma vi dirò…a furia di leggervi quasi mi stavate convincendo che mi sbagliavo! Ma è questo che volete dai vostri lettori? Plasmarli con delle idee preconfezionate, nemmeno frutto del vostro pensiero? Quand’è che avete deciso che tutti devono amare e amano Alessandra e gli altri sono stati un contorno? IL PASSATO RACCONTA BEN ALTRO! Grazie al cielo qui ancora nessuno distrugge il passato e vi informo che tante persone hanno una memoria di ferro e ricordano bene quello che Valerio Scanu ha fatto, il grandissimo Talento che ha sempre mostrato con costanza ad ogni occasione e l’ironia che l’ha sempre contraddistinto! Se nel nostro piccolo non vogliamo ridurci ad una sorta di “grande fratello” in cui qualcuno decide per voi cosa dovete scrivere facciate il vostro lavoro INFORMANDOVI, creandovi un’opinione AUTENTICA!
Il pubblico ama Valerio, il pubblico vuole sapere di lui, anche solo di che umore si è svegliato al mattino, non fatevi imporre di scrivere ciò che hanno deciso che dev’essere scritto!

Ad un certo punto del romanzo il protagonista giunge all’accettazione di tutto questo: “accettava tutto. Il passato era alterabile (…) Com’era facile! Bastava arrendersi e tutto veniva da sé. Non riusciva a capire per quale motivo si fosse ribellato”
Su questa frase ho acceso il mio pc e ho deciso di scrivervi: io non accetto un bel niente! C’è un passato e c’è un Valerio Scanu e tutto quello che ha fatto e farà va scritto e ricordato, è un diritto di chi l’ha sostenuto per mesi sapere di lui, anche se non è il vincitore DEL MOMENTO!
Spero che questa somiglianza con un mondo monopartitico e in cui non vige libertà di pensiero vi risulti agghiacciante almeno quanto lo è stato per me e vi inciti a scrivere la verità e rendere pubblico quanto Valerio sia amato anche se vi è stato detto di fare diversamente: cerchiamo nel nostro piccolo di essere liberi, grazie!

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